Il metodo Arkè è un innovativo processo per il consolidamento di manufatti lignei rimarsi per lungo tempo sommersi in acqua o fanghi. A causa di questa prolungata immersione il legno perde buona parte del suo contenuto di cellulosa ed acquisisce una consistenza spugnosa allo stato umido mentre si sfalda e ritira i maniera abnorme se essiccato con metodi tradizionali. Il metodo Arkè si basa su quattro fasi principali:
- l'identificazione del livello di degrado del manufatto;
- l'impregnazione del manufatto con miscele di amidi e derivati;
- il trattamento termico intermedio;
- l'essiccazione finale controllata del manufatto.
Con questo trattamento, attuato grazie a specifiche strutture impiantistiche, al legno archeologico sommerso viene restituito un aspetto e delle proprietà fisico meccaniche decisamente analoghe a quelle che aveva prima dell'immersione e si garantisce una buona stabilità del manufatto alle aggressioni microbiche. Il metodo Arkè utilizza amidi e derivati come agenti di impregnazione e, grazie alla loro affinità con la cellulosa del legno garantisce una ottima compatibilità e durabilità dell'intervento oltre che una reversibilità che ha pochi eguali nei trattamenti di consolidamento attualmente utilizzati (es. PEG). Il metodo Arkè può essere adattato a manufatti di qualsiasi dimensione e con qualsiasi livello di ammaloramento ed è generalmente caratterizzato da tempi di intervento più brevi dei metodi tradizionali e da costi più contenuti. Per maggiori informazioni consultare la sezione del sito dedicata al progetto Craft WEST
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